Gigi Proietti – 02/11/1940 – 02/11/2020
Gigi, ma che fai? Eh?
Te ne vai, così, senza ‘na parola, ‘na risata, ‘na mandrakata?
La camminata lunga sulla scena, le tue braccia a disegnare l’aria e le menti attente, la tua voce inconfondibile, unica e inimitabile a ricordarci le poesie antiche, gli accenti dimenticati, le intonazioni, i movimenti dinocolati e le espressioni, Gigi, le tue “facce”, la tua mimica divertente, l’ironia pungente le buone maniere, la cortesia di un signore con la S maiuscola che mai dimentica Roma, i caffè, le piazze, i vicoli, i salotti e gli amici. Mi hai fatto ridere dal piangere tante volte, lacrime di gioia, di quella gioia divertita senza freni . E nelle sere d’inverno, i tuoi spettacoli in tv, a scaldare i cuori e in braccio a mio padre, ridevo di gusto e lui pure, ti stimava come attore e come uomo. Grazie per i bei momenti.
We all miss you.
Angels will laugh so much, now that you are among them