Un giorno di festa
Quel profumo che ti piace, oggi non lavoro: è festa
Mi godo il viaggio, sai che guido piano
Adesso guarda dalla tua finestra, non ci credi?
Sono qua.”
Tempo di laghi ghiacciati e pattini sfolgoranti
Libertà sublime
Aria fredda sul viso
Batticuore nel petto
Sorriso sulle labbra
Lame disegnano cerchi,
solcano il bianco.
“Les patineurs” risuona tra noi.
Moi et Tois ensemble et rien plus.
J’espère…un jour…tres tot
© FB 24/01/21
Brano ” Les patineurs” op.183 – E. Waldteufel
” A pesca di stelle”
” A pesca di stelle nell’infinito cielo estivo,
lancio il filo dell’anima speranzosa, smaniosa
di incontrare te,
stella cadente, fugace, quasi irreale,
per il tuo breve ed intenso luccicare.
Il naso all’insù, il sorriso negli occhi e nel cuore.
Ammiro questo spettacolo di cielo e stelle,
di blu e blu e ancora blu.
Sei, colei che esaudisce i desideri di noi piccoli mortali,
colei che attraversa la volta celeste incurante di noi,
splendida nella tua scia incandescente,
preziosa e rara, diadema di regina,
pupilla di felino indomito,
graffio di donna ferita,
disegno di bimbo curioso,
passi e non ti volti, sorridi
e te ne vai oltre il blu.
portami con te questa volta.”
®FB – 12/08/18
Senza retorica,
senza fronzoli,
senza parole inutili,
il senso é:
” per cambiare le grandi cose,
bisogna cambiare le piccole
a partire da noi stessi,
dai nostri comportamenti “
“Povera Patria”
Franco Battiato
Povera patria! Schiacciata dagli abusi del potere
di gente infame, che non sa cos’è il pudore,
si credono potenti e gli va bene quello che fanno;
e tutto gli appartiene.
Tra i governanti, quanti perfetti e inutili buffoni!
Questo paese è devastato dal dolore…
ma non vi danno un po’ di dispiacere
quei corpi in terra senza più calore?
Non cambierà, non cambierà
no cambierà, forse cambierà.
Ma come scusare le iene negli stadi e quelle dei giornali?
Nel fango affonda lo stivale dei maiali.
Me ne vergogno un poco, e mi fa male
vedere un uomo come un animale.
Non cambierà, non cambierà
si che cambierà, vedrai che cambierà.
Voglio sperare che il mondo torni a quote più normali
che possa contemplare il cielo e i fiori,
che non si parli più di dittature
se avremo ancora un po’ da vivere…
La primavera intanto tarda ad arrivare
Scrivo in verde perché “me gusta mucho” e dona speranza.
Si respira nell’aria una paura generale di quello che verrà, di quello che succede ora, di ciò che “gli esperti” di qualsiasi campo ci dicono e ci vogliono far credere.
E’ possibile uscire da questo guazzabuglio ? No.
E’ possibile prevedere il futuro? No. ( Senza offesa per i sensitivi eh? )
E possibile smettere di correre, urlare, essere ansiosi e pessimisti? Sì.
E’ possibile essere costruttivi, ottimisti, positivi ( guardare sempre il risvolto della medaglia ), far buon viso a cattivo gioco?
Sì.
La vita continua, va vissuta comunque e nel miglior modo possibile. Domanda? Ai tempi di guerra….e non parlo solo delle di quelle mondiali. Mi riferisco anche a quelle precedenti, ai periodi storici oscuri, decadenti e minacciosi. I bambini nascevano, gli uomini morivano in guerra, le donne venivano fatte prigionere ecc. Abbiamo ( il genere umano ) superato battaglie economiche difficili, rivoluzioni culturali e sociali di grande portata, debellato malattie deturpanti, inventato strumenti ed oggetti impensabili, solcato mari inesplorati e scoperto pianeti lontanissimi e Dio solo sa cosa c’é là nell’universo. La luna non ha mai smesso di brillare, i bambini nascevano e crescevano sotto le bombe, dico, nei rifugi. Mia nonna mi ha raccontato varie sue esperienze e gliene sono grata, non erano scritte sui libri, le ha vissute veramente. E’ cresciuta, si é innamorata, si é creata una famiglia e ha vissuto fino a novantuedueanni, con una calma ed una consapevolezza invidiabili, con il sorriso sulle labbra, la battuta pronta e la voglia di andare a ballare nelle balere come quando era giovane.
Bisogna saper vivere bene, accontentarsi di ciò che si ha, sorridere ad un bimbo che gioca, sedersi di fronte ad un tramonto e respirare tutto il rosso che c’é per cinque minuti.
Accettare un regalo inaspettato, un’amore dietro l’angolo, una richiesta d’aiuto, pazientare difronte ad un’attesa, accettare i cambiamenti ed essere pronti a reagire. La natura umana ci ha dato gli strumenti, usiamoli. Non critichiamo e basta, proponiamo soluzioni. Non piagniucoliamo, cerchiamo alternative. Non lasciamo che i problemi ci tolgano il gusto della vita, non diventiamo schiavi della pigrizia mentale e fisica. Si perdono così occasioni infinite di goie quotidiane, piccole ma enormemente appaganti. Ci vogliono tristi, pigri, ingnoranti ( nel senso di non sapere ) e schiavi dell’ipocrisia. Vi consiglo di guardare il film per bambini “Walli.E”. Non voglio assolutamente diventare così…e farò del mio meglio perché ciò non accada.
E’ dai piccoli gesti che si raggiungono i grandi cambiamenti.
Passo e chiudo.