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Feb 11, 2014 - IMPRESSIONI D'ARTE    Commenti disabilitati su ” Verso Monet” a Verona…passeggiata tra cielo e terra

” Verso Monet” a Verona…passeggiata tra cielo e terra

Tutto si annulla difronte all’arte che rappresenta la natura

Ecco i miei quadri preferiti….purtroppo …per questioni di copyright alcune immagini non sono visibili, vi lascio il link…e ancora meglio sarebbe andare di persona….perché l’originale é di gran lunga migliore…

http://www.google.it/imgres?hl=it&biw=1208&bih=541&tbm=isch&tbnid=qOGcJAJRs3CE5M%3A&imgrefurl=http%3A%2F%2Fwww.luxgallery.it%2Ffoto%2Fverso-monet-a-verona%2F08.php&docid=5EzmlZHGJU23UM&imgurl=http%3A%2F%2Fwww.luxgallery.it%2Fimg%2F665%2F590%2Fc%2Fverso-monet-a-verona%2F08.jpg&w=665&h=590&ei=aAj6UsOSK6voywPL9ICwBg&zoom=1&iact=rc&dur=671&page=1&start=0&ndsp=10&ved=0CGMQrQMwAw

Caspar David Friedrich  Mare al chiaro di Luna

Il colore della foto non rende omaggio all’originale, la cui intensità

ti strappa il cuore dal petto e lo depone dolcemente sulle acque calme del mare

serale.  Le nubi calano, un sipario pesante ondulato ma impotente difronte

alla Luna, lei é là, c’é, nonostante tutto.

 

Joseph Mallord William Turner Paesaggio con fiume e montagne in lontananza

In contrapposizione, la luce, il bagliore dorato del giorno,

sembra quasi dire : ” Everything is light”.

Il fiume brilla di lucentezza, l’acqua come il sole, il cielo come la terra, i confini non

esistono.

 

Gustave Coubert  Onde

http://www.google.it/imgres?hl=it&biw=1208&bih=541&tbm=isch&tbnid=Q6TBk9IDxvqXzM%3A&imgrefurl=http%3A%2F%2Fwww.quadri-e-stampe.it%2Fgustave-courbet%2Fle-onde-quadri-1600&docid=J-IHrTtVFskM0M&imgurl=http%3A%2F%2Fwww.quadri-e-stampe.it%2Fmedia%2Fimages%2Fpopup%2Fgustave-courbet-die-wellen-02017.jpg&w=580&h=278&ei=Ggn6UoiHBqjoywPC0YKwBw&zoom=1&iact=rc&dur=655&page=1&start=0&ndsp=9&ved=0CFgQrQMwAA

Le fauci marine stanno per inghiottire la fragile barca sulla riva.

L’attimo prima, il momento precedente all’azione fermato dalla pennellata vigorosa,

possente di Coubert che rende quasi carnale l’acqua in movimento. Le nubi avanzano cariche di pioggia.

Colui che dipinse “L’origine du monde” é libero da ogni costrizione accademica.

Coubert, in un certo senso mi ricorda Giulio Romano.

 

Paul Gauguin Neve a Vaugirard

http://www.google.it/imgres?hl=it&biw=1208&bih=541&tbm=isch&tbnid=jz_GpkUtBnsLzM%3A&imgrefurl=http%3A%2F%2Ffotoalbum.virgilio.it%2Fspegietti%2Fimpressionisti%2Fgauguinpneveavaugirard.html&docid=ooAPVH7w3pkMvM&imgurl=http%3A%2F%2Fimg2.fotoalbum.virgilio.it%2Fv%2Fwww1-3%2F184%2F184339%2F323583%2FGauguinP_NeveaVaugirard-vi.jpg&w=550&h=403&ei=bAn6Us3tAau_ywON-IDgBQ&zoom=1&iact=rc&dur=1124&page=1&start=0&ndsp=10&ved=0CFUQrQMwAA

La delicatezza ricopre terra e tetti, il candore lieve ricama arbusti

solitari, la quiete, la calma, l’inverno…sopra ogni cosa.

Il tempo sospeso dell’anima.

 

Alfred Sisley  Il sentiero dei castagni

http://www.google.it/imgres?hl=it&biw=1208&bih=541&tbm=isch&tbnid=l1dDeZzLg2LKhM%3A&imgrefurl=http%3A%2F%2Fwww.arsetfuror.com%2Fr1Mostra06.htm&docid=i-m-L3C6owbneM&imgurl=http%3A%2F%2Fwww.arsetfuror.com%2Fimg06%2FTuA09.jpg&w=420&h=327&ei=qgn6UunDMKv9ygO8_ILoBw&zoom=1&iact=rc&dur=47&page=1&start=0&ndsp=10&ved=0CGEQrQMwBA

Passeggio lungo il sentiero e l’odore pungente del bosco é inebriante.

Lo senti salire nelle narici e scendere giù nei polmoni.

La natura possente mi avvolge completamente,

quasi una sensazione claustrofobica, tanto é intenso il verde.

Solo uno spiraglio d’azzurro indica la presenza del cielo.

E non é una via di fuga.

 

Vincent Van Gogh   Covone sotto un cielo nuvoloso

 

http://www.google.it/imgres?hl=it&biw=1208&bih=541&tbm=isch&tbnid=ybga7ccxWEVNIM%3A&imgrefurl=http%3A%2F%2Fwww.ansa.it%2Fweb%2Fnotizie%2Fspecializzati%2Finviaggio%2F2012%2F03%2F23%2Fvisualizza_new.html_155887921.html&docid=5Xy9Yjg6DoFvpM&imgurl=http%3A%2F%2Fwww.ansa.it%2Fwebimages%2Ffoto_large%2F2012%2F3%2F9%2Fb4308eed0f06136ce38f0cb332e4b1aa.jpg&w=600&h=399&ei=4Qn6UtyOGcH9ygPlzYHgDA&zoom=1&iact=rc&dur=578&page=1&start=0&ndsp=11&ved=0CGQQrQMwBQono Ho scelto questa foto perché si vedono realmente i colori. Il giallo inconfondibile e possente di Van Gogh.

L’azzurro mescolato al viola rendono l’ombra delle nuvole imponente,

il cielo sovrasta la terra e fa parte di essa, il tappeto caldo della natura.

E non si può rimanere lontani da questo dipinto.

 

Claude Monet  Salice piangente

http://www.google.it/imgres?hl=it&biw=1208&bih=541&tbm=isch&tbnid=n8UFvHidmFZ7sM%3A&imgrefurl=http%3A%2F%2Fveronamostre.com%2Fverso-monet%2Fmostra-monet-verona-monet%2F&docid=OI5U0e88aV_rPM&imgurl=http%3A%2F%2Fveronamostre.com%2Fwp-content%2Fuploads%2F2013%2F01%2Fmostra-monet-verona-monet.jpg&w=500&h=296&ei=cgr6UvToMYniywO_7IKACw&zoom=1&iact=rc&dur=843&page=1&start=0&ndsp=12&ved=0CFUQrQMwAA

Il dolore lacerante del tronco spicca violentemente tra il verde delle fronde.

Un cuore sanguinante grida sgomento. L’urlo rosso.

La stanchezza si legge nei rami pesanti che sembrano fuggire dal dolore immergendosi

nelle calme acque dello stagno. Il dolore non scompare. Si nasconde, ma non scompare.

 

Claude Monet  Ninfee

I colori della foto non sono reali, la tela originale non distingue nettamente i colori, il rosa cipria

imbelletta completamente la superficie, un sogno sfumato delicato, etereo, sublime ti conduce  soavemente

sull’acqua. Solo le ninfee prendono corposità grazie all’intensità del colore.

Sono rimasta senza fiato e non ho proferito parola per non disturbare la quiete.

 

Claude Monet  La cattedrale di Rouen

La cattedrale avvolta nella nebbia perde i propri lineamenti e diventa un tutto

indefinito, dissolto, sfumato quasi incosistente. Ma la cattedrale c’é, in tutta la sua potenza.

Il sole rende la nebbia rosa, violetta, azzurra, trasmette il suo calore vincendo l’umidità noiosa.

 

Claude Monet  Campo di papaveri presso Giverny

Termino la mia passeggiata proprio qui.

Avanzo tra i petali delicati, li sfioro con le dita, palpando la leggerezza,

mi tolgo i sandali e mi sdraio sul tappeto rosso della natura.

Mi lascio avvolgere dal profumo dell’erba e guardo il cielo azzurro.

Una nuvola passa lentamente.

Rido

 

 

 

Ott 20, 2012 - HAIKU    Commenti disabilitati su HAIKU TRITTICO

HAIKU TRITTICO

TIEPIDO SOLE

PRIMAVERA RINATA

ANIMA FELICE

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ROSSO E GIALLO

FOGLIE AUTUNNALI

OCCHI COLMI

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FOSSATI VIVI

CIGLI RIDENTI FIORI

DANZA SPIRITO

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Una canzone che mi ispira…come sottofondo é

“Sunrise ” di Norah Jones

http://www.youtube.com/watch?v=cIqf2hXk7TA&feature=fvsr

 

 

Mag 13, 2012 - HAIKU    Commenti disabilitati su HAIKU

HAIKU

maggio, rosa, natura,sorriso,fertilità,gioia,crescita

 

 

    ROSA DI MAGGIO

COLORE ROSSO PURO

                 SORRIDI ANIMA

Feb 15, 2012 - libero scrivere    Commenti disabilitati su RIDERE DENTRO

RIDERE DENTRO

GIOCO, AZZURRO, ALBERI FIORITI, GIOIA

Guardo i bambini giocare,

guardo gli alberi fiorire,

guardo l’azzurro del cielo,

silenzio, ascoltate,

rido.

Feb 12, 2012 - racconti    Commenti disabilitati su LA GIOSTRA

LA GIOSTRA

                                                    GIOSTRA.jpg

Quella mattina di Gennaio faceva freddo, molto freddo. Anna, avvolta nel cappotto verde bottiglia, camminava veloce. Guardava avanti, il naso dritto e fermo tagliava l’aria gelida. Era molto presto e la via deserta dormiva, solo uno spazzino graffiava la strada lento e stanco. Tutto era fermo. Anna guardò il negozio di libri antichi e si fermò. Qualcosa di quella vetrina la colpì. Eccola, era là sopra un ripiano di libri, accanto al mappamondo, una piccola giostra di legno decorata a mano. Tutti i cavallini erano bianchi, fieri e teneramente finti. Anna si avvicinò, il fiato appannava il vetro, con il guanto pulì quel punto e si mise a scrutare quell’oggetto così bello ed attraente. Un’emozione dolce ed intensa le rapì il cuore e le colorì il viso, non ci poteva credere, stava guardando la giostra con gli stessi occhi di allora. Si, quando era bambina e la domenica andava alla fiera del paese con il vestito nuovo, il gelato in mano e nell’altra quella di suo padre. Anna fissando il giocattolo si rivedeva là sorridente, con i capelli al vento e la mano tesa a salutare.  Era così bello, tutto girava, le immagini scorrevano veloci, gioia e paura ballavano dentro al suo cuore. Si divertiva, era libera di urlare, di sgambettare, di volare in alto nel cielo azzurro… Guardava le persone a terra e felice ritrovava suo padre con il vestito chiaro e la sigaretta in bocca, la guardava e rideva. Dio, che bel suono la sua risata, forte e tenera, si confondeva con il trillo dei campanelli appesi ai cavalli. I tanti rumori si mescolavano tra loro, la confusione incombeva e tutto fluttuava armonioso. Perché non è più così ora? L’ampia fronte di Anna si corrugò, le labbra semiaperte si chiusero rigidamente mentre la campana della chiesa suonava la mezza. Quei rintocchi rimbombavano, si tappò le orecchie per non sentirli, il tempo la stava chiamando: ” Anna, Anna sbrigati è tardi, su corri, corri…”Agile come una gazzella si voltò di scatto e cominciò a correre verso la piazza; vedeva la corriera in lontananza, stava per partire. Con il cuore in gola ed il fiato tra i denti si sbracciava per farsi notare dall’autista. Ad un tratto si fermò, si voltò indietro e poi di nuovo verso la piazza. Era in piedi, pallida ed attonita, perché esitava? Che cosa stava succedendo? Doveva prendere quel maledetto autobus! Perché tentennava? Erano forse i campanelli della giostra a distarla? Sì, erano loro, quel suono tanto festoso, amato e dimenticato in un angolo remoto del cuore, soffocato dal tran tran della vita. Anna voleva sentirlo di nuovo, sì, certo era sicura, le sue emozioni non erano spente, erano vive, solo un po’ impolverate ma pronte a fremere di nuovo. Di corsa saltò sull’autobus e si sedette soddisfatta e palpitante.

Scese all’ultima fermata, non in città ma in paese. Raggiunse il parco. La sua giostra era là, un po’ scalcinata ed arrugginita, ma bella ed imponente come allora.

Anna si avvicinò e spinta da una forza magnetica salì sulla pedana e si sedette sul suo cavallo preferito: Brunello. 

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