IL SAGRATO PRENDE VITA
La delicatezza dei colori sottolinea la soavità del viso,
rimarca la serenità di quel momento:
la congiunzione con il Padre.
Il rosso del sangue sulla guancia interrompe l’armonia,
la lunga e sottile via della sofferenza ricorda
la cieca cattiveria umana.
Un contrasto ricercato e dimesso ma l’indignazione
raggiunge i nostri cuori comunque.
( é il mio preferito…sss…non ditelo…chissà dov’era la giuria…mentre guardava gli affreschi…a mangiare
cotechino suppongo….)
Sospesa tra cielo e terra, questa eterea figura
si distingue per la delicatezza dei tratti somatici,
pelle impalpabile, rosea, naso perfetto, occhi distesi,
sereni, dita affusolate, tronco ben rivestito:
un angelo pronto a spiccare il volo…..
Vi rimando all’album “Gli artisti del gessetto”,
ce ne sono altre di foto…affreschi che hanno colpito la mia attenzione e non hanno vinto…
ditemi la vostra…così…per capire le scelte della giuria…