FESTIVALETTERATURA 2015 – L’OASI DEL LETTORE
Le giornate nostre desertiche e frenetiche
trovano rifugio, una volta all’anno,
a Mantova.
Quando il sole dorato illumina ancora l’imbrunire,
e Settembre dischiude le porte dell’Autunno,
i lettori migrano verso le calme acque del Mincio
e trovano ristoro intellettuale ed intelligente
tra le mura dei palazzi, sotto i freschi porticati
e nei curati giardini che adornano
la Bella Addormentata.
Se non abitassi a Mantova,
ci andrei volentieri.
Visto che ho questa preziosa occasione,
inspiro a pieni polmoni
la brezza della conoscenza e ne faccio tesoro.
Umberto Curi
“La porta stretta “
Tre punti di vista elegantemente esposti
da questo emerito professore universitario
che parla lentamente, chiaramente ed in maniera semplice.
Cattura l’attenzione di un vasto pubblico
affascinato ed attento.
Accende discussioni costruttive tra i partecipanti
e gli spettatori dialogano tra loro e con lui.
Bé, semplicemente inaspettato.
” Diventare maggiorenni”
consigli utili…più o meno pratici…
dipende dai punti di vista:
“…….uccidere il padre…come Edipo”
“……ubbidire al Padre come Abramo “
” ….dire ” preferisco di no” come il Signor Bartebly di Melville “
(la mia preferita)
Frase finale, chicca per la mia anima sempre combattuta:
“Non si diventa maggiorenni una volta per tutte.
La fuoriuscita dalla
minorità é un processo inconcludibile”
Grazie Signor Curi .
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Biblioteca Teresiana – Mantova
Evento:
“Nuvole.Casa.”
di
Elfriede Jelinek,
“Possiamo ascoltare, non capire, e se si ascolta pare di udire una voce sotterranea, grave come il suono di un contrabbasso, che tiene unito l’intero corpo dell’opera.
Jelinek entra nel linguaggio come se entrasse in una casa e lì, provocatoriamente, eleva un inno al sacro suolo tedesco e ribadisce quel ‘noi’ che ricorre insistentemente come un metronomo, scandendo i flussi e riflussi della storia e dell’umanità.
Nuvole.Casa è una favola del potere. Ne conosciamo le vittime, gli orrori dettati dall’emblema dell’atroce ‘purezza’, ancor prima di leggere il libro. La storia ci è nota a priori. Eppure, nel libro della Jelinek ciò che conosciamo prende la forma di un enigma che è la promessa di un mutamento.”
traduzione Luigi Reitani
musiche di Daniele Roccato eseguite al contrabbasso dall’autore
e con Filippo Zimmermann
produzione Socìetas Raffaello Sanzio e Festival Focus Jelinek
Nuvole.Casa rientra nel progetto favole del potere – elfriede jelinek nelle biblioteche –
nato dal confronto tra Chiara Guidi e Elena Di Gioia – appositamente creato per il Festival Focus Jelinek.
Le porte sono chiuse
Il silenzio dell’entrata ci costringe
al raccoglimento.
Il cigolio sordo e lento
ci indica che ora possiamo entrare
e
lasciare il mondo fuori.
Rimango senza fiato,
socchiudo le labbra in segno di
infantile stupore,
guardo ammaliata le altissime mura impreziosite
da libri,
il cibo costante della mia mente
sempre affamata.
L’elegante lampadario
di luce calda, fioca, riposante
ti invita a salire verso la
tavola imbandita della nutrizione
assoluta:
La conoscenza.
Piccole sedie disposte a stretto ventaglio
ci chiamano.
Ci sediamo tutti in rigoroso silenzio.
Ma é un gesto spontaneo
non imposto.
Ed é questo il bello.
La quieta necessita attenzione.
In fondo alla sala,
Chiara Guidi e Filippo Zimmemrman
creano l’arte:
La Musica e la Voce,
Le Note e le Parole,
L’intonazione e i bassi-alti.
Ho chiuso gli occhi e mi sono
immersa in quella Totalità,
rapita da dal richiamo
della potenza di Elfriede.
Grazie Chiara,
voce intensa e forte del Teatro.
Au revoir
à la prochaine fois