Silenzio
“ Il silenzio iberna
il divenire dell’anima”
®FB
“ Il silenzio iberna
il divenire dell’anima”
®FB
Mi piace la traduzione: imbattuto, mai vinto.
Questa poesia ha donato forza a Nelson Mandela durante gli anni della sua prigionia
e devo ringraziare Clint Esstwood per il suo film” Invictus “.
Il rugby come la vita,
il capitano della squadra
come il capitano del Sud Africa
la volontà,
la fede,
la grande umilità
la capacità straordinaria di non vendetta
ma di accoglienza dell’altro, anche di chi ti ha imprigionato.
Non esistono più Uomini così
e in questo preciso e triste periodo storico ( per l’Italia soprattutto, dove regnano concetti opposti )
non si fa tesoro di ciò che hanno trasmesso i grandi Uomini del passato.
Peccato, davvero.
“Dal profondo della notte che mi avvolge,
Nera come un pozzo da un estremo all’altro,
Ringrazio qualunque dio ci sia
Per la mia anima invincibile.
Nella stretta morsa delle avversità
Non mi sono tirato indietro né ho gridato.
Sotto i colpi avversi della sorte
Il mio capo sanguina, ma non si china.
Oltre questo luogo di rabbia e lacrime
Incombe solo l’orrore della fine.
Eppure la minaccia degli anni
Mi trova, e mi troverà, senza paura.
Non importa quanto stretta sia la porta,
Quanto impietosa sia la vita,
Io sono il padrone del mio destino:
Io sono il capitano della mia anima.”
Questo splendido quadro di Monet;
“Campo di papaveri”
rende l’idea dell’arrivo di questo mese
speciale e il Carducci lo descrive con le sue tenere parole
che a scuola mi facevano sorridere.
E i pomeriggi scorrevano lieti a correre in giardino .
“Maggiolata”
Maggio risveglia i nidi,
maggio risveglia i cuori,
porta le ortiche e i fiori,
i serpi e l’usignol.
Schiamazzano i fanciulli,
in terra, e in ciel gli augelli;
le donne han nei capelli
rose, ne gli occhi il sol.
Tra colli, prati e monti,
di fior tutto é trama:
canta, germoglia ed ama
l’acqua,
la terra,
il ciel.”
E così l’anima si lascia cullare dalla speranza,
quella gioia infantile, chiassosa, esuberante
che ti porta leggera tra le nuvole.
Un veliero incantato
di felicità segue la sua rotta
incurante di quella
fastidiosa,
irritante roccia che svetta maestosa
laggiù e aspetta
te,
lì, in quel punto preciso dove la realtà
si manifesta chiara e trasparente.
Con voce severa ti dice:
” No”.
Il veliero ha la sua ancora di salvezza:
il sogno
che,
con un lieve soffio
allontana la malinconia di ciò che non potrà mai essere.
” Il cielo sorride
e so che sei tu “
Tanti auguri papà