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Gen 28, 2020 - libero scrivere    Commenti disabilitati su SIMONE CRISTICCHI – MANUALE DI VOLO PER UOMO – 27/01/20 MANTOVA

SIMONE CRISTICCHI – MANUALE DI VOLO PER UOMO – 27/01/20 MANTOVA

MANUALE-DI-VOLO-PER-UOMO

 

Raffaello e il suo mondo interiore intatto, puro .

Un eroe che  possiede  poteri speciali: la sua mente fotografica è dotata di una lente di ingrandimento che mette a fuoco i particolari, i dettagli che sfuggono agli altri esseri umani; cose minuscole e apparentemente insignificanti che nascondono però un’infinita bellezza. La natura é la sua grande amica: “Anche in un chicco di grano si nasconde l’universo. Perché la natura é un libro di parole misteriose dove niente é più grande delle piccole cose “.

Il struggente canto d’amore verso Ileana, straziante, commovente da toglierti il cuore dal petto per l’intensità della voce forte, dolorante.

Amore : a mors ovvero senza morte.

Vorrei che tu non morissi mai, che non te ne andassi mai da questa terra perché sei troppo importante.

La natura, l’amore e il cuore di bambino sono questi, secondo me, i consigli del manuale di Simone,

da seguire nella vita.

” Abbi cura di me ” poesia pura per il cuore, vibra dentro di me e le lacrime scendono inesorabili, felici di aver provato un’emozione reale, palpitante e toccante.

Grazie Simone.

®FB – 28/01/20

Adesso chiudi dolcemente gli occhi e stammi ad ascoltare
Sono solo quattro accordi ed un pugno di parole
Più che perle di saggezza sono sassi di miniera
Che ho scavato a fondo a mani nude in una vita intera
Non cercare un senso a tutto perché tutto ha senso
Anche in un chicco di grano si nasconde l’universo
Perché la natura è un libro di parole misteriose
Dove niente è più grande delle piccole cose
È il fiore tra l’asfalto, lo spettacolo del firmamento
È l’orchestra delle foglie che vibrano al vento
È la legna che brucia che scalda e torna cenere
La vita è l’unico miracolo a cui non puoi non credere
Perché tutto è un miracolo tutto quello che vedi
E non esiste un altro giorno che sia uguale a ieri
Tu allora vivilo adesso come se fosse l’ultimo
E dai valore ad ogni singolo attimo
Ti immagini se cominciassimo a volare
Tra le montagne e il mare
Dimmi dove vorresti andare
Abbracciami se avrò paura di cadere
Che siamo in equilibrio
Sulla parola insieme
Abbi cura di me
Abbi cura di me
Il tempo ti cambia fuori, l’amore ti cambia dentro
Basta mettersi al fianco invece di stare al centro
L’amore è l’unica strada, è l’unico motore
È la scintilla divina che custodisci nel cuore
Tu non cercare la felicità semmai proteggila
È solo luce che brilla sull’altra faccia di una lacrima
È una manciata di semi che lasci alle spalle
Come crisalidi che diventeranno farfalle
Ognuno combatte la propria battaglia
Tu arrenditi a tutto, non giudicare chi sbaglia
Perdona chi ti ha ferito, abbraccialo adesso
Perché l’impresa più grande è perdonare sé stesso
Attraversa il tuo dolore arrivaci fino in fondo
Anche se sarà pesante come sollevare il mondo
E ti accorgerai che il tunnel è soltanto un ponte
E ti basta solo un passo per andare oltre
Ti immagini se cominciassimo a volare
Tra le montagne e il mare
Dimmi dove vorresti andare
Abbracciami se avrai paura di cadere
Che nonostante tutto
Noi siamo ancora insieme
Abbi cura di me qualunque strada sceglierai, amore
Abbi cura di me
Abbi cura di me
Che tutto è così fragile
Adesso apri lentamente gli occhi e stammi vicino
Perché mi trema la voce come se fossi un bambino
Ma fino all’ultimo giorno in cui potrò respirare
Tu stringimi forte e non lasciarmi andare
Abbi cura di me”

Feb 13, 2014 - opinioni    Commenti disabilitati su Magazzino 18 e il progetto “Non dimentighemo”

Magazzino 18 e il progetto “Non dimentighemo”

esule giuliana

da : Magazzino 18

” undicesimo comandamento: non dimenticare “

Masserizie accantonate per 60 anni dentro un magazzino al porto vecchio di Trieste.

Oggetti fantasma vagano tra le mura sgualcite e i ratti grassi e pieni dell’ipocrisia storica e umana.

Sedie, comò, diari, quaderni di bambini, lettere d’amore, fotografie ingiallite, ognuna porta un nome, un’indirizzo, un numero di appartenenza, speranza del ritorno, illusione di un periodo breve di lontanaza da casa.

E poi? E poi il nulla, la morte nelle foibe, l’esilio in qualche campo profughi italiano dove nessuno ti considera, dove qualcuno invece ti considera ladro del lavoro e del pane.

Grazie Simone per il tuo impegno civile, per il tuo scritto teatrale delicato, per la tua interpretazione

semplice, quasi silenziosa, senza urla, senza scene drammatiche, senza strumentalizzazioni politiche.

Grazie per non dimenticare.

Tutti coloro che possono testimoniare, in qualche modo, la propria esperienza lo possono fare attraverso questo link

http://www.nondimentighemo.it/index.html

 

Tutti coloro che non vogliono dimenticare possono guardare “Magazzino 18”

sul sito della Rai oppure a teatro.

A chi vuole ricordare consiglio vivamente la lettura dei racconti ” L’isola delle capre ” e ” A tutti un nome, una tomba “

di Renzo Cigoi contenuti nellla raccolta “Basso Continuo” ( Edizioni Opposto – Roma ) e il poemetto:

” Mattatoio del secondo millennio ” http://www.gliamantideilibri.it/archives/34753