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Gen 24, 2021 - POESIA    Commenti disabilitati su Gennaio

Gennaio

 

 

Tempo di laghi ghiacciati e pattini sfolgoranti

Libertà sublime

Aria fredda sul viso

Batticuore nel petto

Sorriso sulle labbra

Lame disegnano cerchi,

solcano il bianco.

“Les patineurs” risuona tra noi.

Moi et Tois ensemble et rien plus.

J’espère…un jour…tres tot

© FB 24/01/21

 

Brano ” Les patineurs” op.183 – E. Waldteufel

 

Gen 28, 2013 - HAIKU    Commenti disabilitati su HAIKU

HAIKU

 

LAME VELOCI

LAGO ARGENTO

GIOIA RIMANI

Dic 22, 2012 - libero scrivere    Commenti disabilitati su GALAVERNA

GALAVERNA

GALAVERNA, INVERNO, NEBBIA, GHIACCIO

( la mia stella di Natale….ricamata )

La galaverna é il velo da sposa dei prati.

E’ comparsa di nuovo i giorni scorsi,

ricoprendo delicatamente gli alberi, la campagna e il mio cuore.

E’ trasparente come ali di libellula,

cristallina e solida come gocce di rugiada.

Adorna elegantemente i nostri campi

e dona alla nebbia una certa signorilità.

Il bianco spicca nel grigio come ricami sull’abito dello sposo e rende

l’ovunque magico.

 Camminando nel silenzio immobile,

ascoltate questa musica,

vi ritroverete tra fate e gnomi,

nel mondo incantato del vostro essere.

Noi tutto lo possediamo,

basta solo lasciarlo libero.

 

http://www.youtube.com/watch?v=7a1x_7OScfI

 

Feb 8, 2012 - racconti    Commenti disabilitati su I PATTINI D’ARGENTO

I PATTINI D’ARGENTO

                                                                    PAESAGGIO.jpg

 

La pista è vuota, la lastra di ghiaccio brilla al sole, nessun segno è visibile,

pare ancora intatta. Il silenzio, in quel primo pomeriggio di Marzo, è

interrotto ogni tanto dalla lieve brezza primaverile che scompiglia le fragili foglie novelle. Marika, seduta sulla panca, si allaccia con cura i pattini nuovi. Con la testa china ed i capelli sul viso controlla la chiusura dei lacci ed arrotola le calzette rosse sulle caviglie. Si alza e barcollando raggiunge la pista, si ferma e guarda un istante quel grande lago ghiacciato e poi si lancia frenetica in una lunga corsa. Le lame dei pattini tagliano violentemente il ghiaccio ed il rumore echeggia nell’aria. Marika volteggia sicura, muove il suo corpo rigido con perfezione, mentre il sole tiepido la scalda lievemente. Che bello! Ora è felice, niente la può fermare, si lascia trasportare da quella sensazione unica ed irripetibile. Nessuno la guarda, nessuno le parla e le dice ciò che deve fare. No, è lei la padrona di se stessa, può fare ciò che vuole ed i pattini eseguono i suoi ordini diligentemente. I salti e le piroette non la trovano mai impreparata, Marika atterra con grazia e disinvoltura. A volte si abbandona a morbidi movimenti e lascia che siano i pattini a guidarla verso nuove geometrie. Il fiato reclama e la gola è secca, è tempo di fermarsi. Marika si appoggia alla ringhiera e respira profondamente, gli occhi sono chiusi e tutto si muove attorno, gli alberi, le montagne ed il sole. Il cuore batte forte e la stanchezza si fa sentire, ma non è ancora ora di smettere. Eccola è di nuovo là in pista, grintosa e felice. Quei brevi momenti sono così intensi ed importanti per lei, per i suoi pensieri, per il suo corpo, la fantasia è libera di correre, urlare, piangere e ridere; niente domande, niente risposte, solo lei e Marika. Rumori di passi lontani interrompono il suo dolce vagare una voce famigliare la chiama: “ Marika! Marika, cosa fai qui? E’ freddo, è ora di andare “. “ Sì, Marco, andiamo, è tardi, accompagnami a casa “. Un ultimo sguardo alla pista vuota e mentre il sole scompare tra le montagne, il cigolio della sedia a rotelle invade quell’incanto.

 

PATTIINI.jpg