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Mag 31, 2016 - libero scrivere    Commenti disabilitati su Pittura e Musica – Binomio incantevole

Pittura e Musica – Binomio incantevole

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“Amore e Anima “

dipinto di Osvaldo Trombini

Ispira il maestro violinista

Carlo Cantini

Un momento unico, di rara bellezza musicale ed artistica.

Un quadro,

un violino,

  la maestria di Carlo Cantini.

Mi ha tolto il cuore dal petto.

Ho chiuso gli occhi e…una forte emozione mi ha colto.

Immagini suggestive correvano lungo la mia mente incitate dalle note del

maestro.

Ora le fiamme del quadro,

ora il vento nella Tundra, tra le montagne della

Mongolia, sul Mar della Cina.

La pace del bianco ,  neve, dolci note,  zucchero a velo, purezza,

volo di colomba bianca.

Nella stanza affrescata, raccolta, intima, siamo stati completamente rapiti e

portati lontano, in un’altra dimensione.

Portati là…dove il nostro cuore voleva andare.

E’ stato difficile per me alzarmi dalla sedia,

é stato difficile per me ritornare al di quà,

sarei rimasta volentieri al di là.

Grazie Stefano per questa preziosa opportunità

Feb 18, 2016 - FILM    Commenti disabilitati su The Revenant

The Revenant

Non piagnucolerò  più per

il freddo,

il caldo,

la fame,

la sete,

la pioggia,

i dolori fisici.

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Paesaggi meravigliosi

fanno da sfondo a questo film,

tratto da una storia vera.

Una pellicola nuda e cruda,

tra fango e neve,

un uomo vive la sua tragedia.

Dignità, determinazione ed onore.

Siamo ancora uomini,

noi del 2000?

Piccola nota personale:

il film andrebbe visto in lingua originale,

perché Di Caprio ha superato se stesso

e

se non vince l’Oscar….

che se la vedano loro con l’orso Greezly

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Nov 4, 2015 - libero scrivere    Commenti disabilitati su 4 NOVEMBRE 1918 – PER NON DIMENTICARE

4 NOVEMBRE 1918 – PER NON DIMENTICARE

Celebrazione del Giorno dell'Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate

” Per non dimenticare

i caduti

i loro corpi martoriati,

la fame,

la sofferenza,

la malattia,

lo strazio delle carne

le lesioni dell’anima

i tormenti della mente.

Si cammina in silenzio,

si porta rispetto,

si dona un pensiero,

un fiore,

una lacrima,

una parte di noi

una parte di loro,

passato, presente, futuro.

Grazie Milite ignoto,

grazie, Uomo. “

DA:  IL POST

Il 4 novembre in Italia è una festa, anche se si va a lavorare lo stesso, e non è un giorno segnato in rosso nel calendario: è la festa dell’unità nazionale e delle forze armate, un tempo molto sentita e oggi meno nota e ricordata. II 4 novembre è l’anniversario dell’entrata in vigore del cosiddetto armistizio di Villa Giusti del 1918, col quale si fa coincidere convenzionalmente in Italia la fine della Prima guerra mondiale. L’accordo fu firmato a Padova il giorno prima, il 3 novembre 1918, dall’Impero austro-ungarico e l’Italia, che era alleata con la Triplice Intesa (il Regno Unito, la Francia e la Russia). Le trattative per l’armistizio erano cominciate il 29 ottobre, durante la battaglia di Vittorio Veneto: l’ultimo scontro armato tra l’Italia e l’Impero austro-ungarico.

Il generale Armando Diaz, comandante delle forze armate italiane, comunicò la vittoria e la fine della Guerra con un bollettino: «La guerra contro l’Austria-Ungheria che l’Esercito Italiano, inferiore per numero e per mezzi, iniziò il 24 maggio 1915 e con fede incrollabile e tenace valore condusse ininterrotta ed asprissima per 41 mesi, è vinta. […] I resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti del mondo, risalgono in disordine e senza speranza le valli che avevano disceso con orgogliosa sicurezza». L’armistizio non fu però un successo per l’Italia. Sebbene gli accordi iniziali prevedessero per l’Italia l’annessione di Trentino, Tirolo meridionale, Venezia Giulia, l’intera penisola istriana (esclusa Fiume), una parte della Dalmazia, alcune isole dell’Adriatico, le città albanesi di Valona e Saseno e il bacino carbonifero di Adalia in Turchia, oltre alla conferma della sovranità su Libia e Dodecaneso, le nazioni della Triplice Intesa decisero di non concedere all’Italia tutti i territori promessi: è la ragione per cui Gabriele D’Annunzio parlò notoriamente di “vittoria mutilata“.

L’Italia – che prima di entrare in guerra era considerata vicina ad Austria e Germania e poi si dichiarò neutrale – si vide riconoscere il Trentino, l’Alto Adige, l’Istria e Trieste, ma non la Dalmazia e la Libia. In ogni caso, il 4 novembre si celebrano per questo la giornata dell’unità nazionale (per l’annessione di Trento e Trieste al Regno d’Italia: non va confusa con l’anniversario dell’unità d’Italia) e la giornata delle forze armate, poiché quei giorni del 1918 vennero dedicati alle onoranze funebri – in Italia e in Europa – per commemorare i soldati morti in guerra. Quest’anno, tra l’altro, è stata variamente celebrata in tutto il mondo la ricorrenza dei cent’anni dall’inizio della Prima guerra mondiale.

La festività del 4 novembre è stata istituita nel 1919 ed è durata fino al 1976: è l’unica festa nazionale che sia stata celebrata dall’Italia prima, durante e dopo il fascismo. Dal 1977, dopo una riforma del calendario volta ad aumentare i giorni lavorativi, si cominciò a festeggiare la giornata dell’unità nazionale e delle forze armate nella prima domenica di novembre. Negli anni Ottanta e Novanta l’importanza della festa diminuì progressivamente, rispetto agli anni precedenti Sessanta e Settanta in cui era oggetto di discussioni, polemiche e lotte politiche.

Come ogni anno, il 4 novembre il presidente della Repubblica e le altre alte cariche dello Stato visitano la tomba del Milite Ignoto, che ricorda tutti i soldati morti in guerra e mai identificati, all’Altare della Patria di Roma. Il presidente Giorgio Napolitano ha diffuso una dichiarazione: «Questa mattina, in raccoglimento ai piedi del sacello del Milite Ignoto, renderò omaggio ai caduti di tutte le guerre e a coloro che, in questi anni, hanno perso la vita per la sicurezza e la pace. In un mondo che manifesta tensioni e instabilità crescenti, si vanno affermando nuove e più aggressive forme di estremismo e di fanatismo che rischiano di investire anche l’Europa, e l’Italia in particolare, infiltrandone gradualmente le società. È una minaccia reale, anche militare, che, insieme all’Unione Europea e alla Nato, dobbiamo essere pronti a prevenire e contrastare»

Ott 25, 2015 - libero scrivere    Commenti disabilitati su A’ la prochaine fois…cher ami

A’ la prochaine fois…cher ami

images.jpg  aironi 2

Questo volo é per te

amico caro,

fotografo instancabile

di creature alate.

 Gli aironi rosa

ti accompagneranno

verso la terra delle anime felici.

Tu eri felice, lo sei sempre stato

e la tua risata sonora e prepotente

ci mancherà .

Riderai ancora,

oh sì,

certo che lo farai.

Ti diverirai un mondo

a guardarci da lassù.

Au revoir

Lug 10, 2015 - POESIA    Commenti disabilitati su Aironi

Aironi

images.jpg  aironi 2

Gli Aironi seguono il grande fiume,

inondano il cielo di piume rosate,

accompagnano le mie domande senza risposta,

corolle denudate del loro valore

spogliate dell’amore naturale,

non compreso,

rifiutato.

Corolle senza petali,

volati via con il vento

dell’Estate,

adagiati sulle calme e pacate acque

della amorfa indifferenza,

cullati dalla triste nenia

della codardia,

non avete nessuna speranza.

Il bel fiore rigoglioso

e fiero di sé e di ciò che é

é stato calpestato.

Trova la pace

nel tramonto

il cielo comprende ogni cosa.

Amen

images.jpg airone

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