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Giu 12, 2016 - libero scrivere    Commenti disabilitati su Rapiti all’imbrunire….

Rapiti all’imbrunire….

Nella splendida cornice di Palazzo Beccaguti Cavriani,

a Mantova,

Paola Ponti ci accompagna attraverso il giardino notturno:

Ez Helak Bibin?

Suoni, colori, parole sussurrate. ..

altra dimensione…la sofferenza e il dolore…nell’ acqua e nel corpo.

Hai camminato a piedi nudi nell’erba

hai allontanato da te il tuo abito sontuoso,

hai raccolto gli abiti inzuppati d’acqua

li hai indossati uno ad uno

lentamente,

l’acqua colava a terra

pioggia di dolore

pioggia di sofferenza

brividi di freddo hanno percorso il tuo corpo

la stessa sensazione io ho provato guardando te.

Il tuo messaggio é arrivato

forte e chiaro.

Ti sei rannicchiata sul freddo marmo

una pozza umana d’acqua.

Abiti disposti sulla piscina

con ordine perfetto

corpi umani intrappolati

nella rete della non-salvezza.

Grazie Paola per questa opportunità inusuale di esprimere il tuo sentire umano

tramite la tua Arte

Ott 28, 2015 - opinioni    Commenti disabilitati su Mantova Capitale della cultura anno 2016

Mantova Capitale della cultura anno 2016

E v v i v a !

Finalmente la mia città

ha l’attenzione che si merita!

Un bel riflettore

che la farà risplendere.

Un riconoscimento importante

e soprattutto ben remunerato.

C’é tanto da fare,

ma confido nella capacità e determianzione

di coloro che hanno presentato i progetti.

Avanti tutta, dunque!

 

L’euforia di James Brown é doc

Giu 3, 2015 - POESIA    2 Comments

Bach e la Rotonda di San Lorenzo

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” Nuda è la pietra

circolare il passo

spirale a salire

e scendere.

Vertigine lenta

lungo note sorde,

tese.

Mutevole divenire

melodioso

culla l’anima in ascolto “

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Giovanni Scaglione violoncello

interpreta divinamente

“suite n. 4  ”  –  J.S. Bach

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Ad occhi chiusi ascoltavo la musica

e la mia immaginazone correva tra le note :

 

Correre in un girotondo infinito

Volo d’api

Vento tra i rami

Danza e gioia

Prati verdi

Saliscendi di colline

Salire le scale di corsa

Cavalli galoppanti nella foresta

Tempesta con vento e tuoni

Fuggire lontano inseguita dal dolore

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E….per concludere….

luna sorgente sul Mincio…

la natura compone il suo dolce preludio

e…tutto torna a posto…più o meno…

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Lug 11, 2014 - opinioni    Commenti disabilitati su MANTOVA…LA BELLA ADDORMENTATA HA DECISO DI DORMIRE ALTRI 100 ANNI

MANTOVA…LA BELLA ADDORMENTATA HA DECISO DI DORMIRE ALTRI 100 ANNI

Il mondo va avanti,

Mantova si lascia cullare beatamente dalle sue acque.

Le altre città italiane si impegnano,

Mantova gioca a dama sulla scacchiera

dell’inconcludenza.

Il turismo come alternativa alla mancanza di lavoro

le  “beghe” da comari ed il loro inconsistente vociare

aleggiano tra i Palazzi della politica.

Non mi rimane altro da fare che scrivere,

con la speranza di essere

ascoltata.

Un sincero grazie al Direttore della Gazzetta di Mantova

e al Direttore della Voce di Mantova per aver pubblicato questa mia lettera:

 

“Il mondo va verso la globalizzazione, non si può tornare indietro. Ci si adegua e si prende il meglio che la vita offre. L’arte in genere come simbolo di pace, di unione, di scambio reciproco ha la possibilità di diffondere il proprio spirito attraverso le opere, grazie al progresso, alla tecnologia alla volontà degli amanti appassionati. Cosa fa Mantova nel frattempo? Cito dalla Gazzetta on line: “Expo della discordia: c’è aria di fronda nel mondo culturale mantovano, che poco ha gradito la freddezza di Giampaolo Benedini, delegato dal Comune a selezionare insieme a Provincia e Camera di commercio i progetti per il bando regionale (da 14 milioni di euro). Centro Te e fondazioni gli rimproverano di non averli coinvolti né interpellati.”Parole come “fronda”….”poco gradita”…la freddezza”…”rimproverare”…? Ma… dove siamo? All’asilo? Il bambino cattivo ha rubato i gessetti e ora va messo in castigo?  La politica dovrebbe appoggiare la cultura, farne il proprio baluardo, metterla su di un piedistallo dorato e fare di tutto, e ribadisco di tutto pur di metterla in risalto. La vogliamo smettere con questi giochetti politi? C’è un’urgenza sociale sacrosanta in questo periodo: m a n c a  i l  l a v o r o. Hanno chiuso importanti aziende mantovane…molte persone s o n o  a  c a s a  s e n z a    l a v o r o. Cito sempre:  A differenza di Mirò, “marchio” di grandissimo richiamo replicabile ovunque”. Benissimo, se Mirò è replicabile “ovunque”…sarà “l’ovunque” a godere di un grande numero di visitatori che si riverseranno nei musei, nei ristoranti, nei bar, negli alberghi, le suddette strutture avranno bisogno di personale e perché no, potranno garantire contratti anche trimestrali, anche a tempo determinato o a chiamata  che potranno dare un po’ di sollievo a coloro che ne hanno bisogno. Sarà “l’ovunque” a godere delle bellezze artistiche di Mirò e perché no di Van Gogh, di Matisse e altri autori di grande richiamo. Se “Il sole 24 Ore” contribuisce per una parte, si possono cercare altri sponsor, anche tra le grandi aziende nel mantovano,  si possono unire le forze economiche se il Comune ha difficoltà . Se la mostra di Mirò non si può fare al Palazzo della Ragione, si può organizzare a Palazzo Te o in un’altra sede. Non mi sembra che Mantova sia sguarnita di Palazzi. Forse è sguarnita di un sano e puro interesse per i propri cittadini e per il loro futuro. Cito di nuovo: “La mia parte l’ho fatta – fa eco l’assessore alla cultura Tonelli -. Ora tocca ai tecnici e alla politica dire sì o no a Mirò”.  I tecnici e i politici devono dire di sì a Mirò e a qualunque altro grande artista di richiamo. C’è una vera necessità. Le mostre di nicchia, le manifestazioni che rendono Mantova unica…bé,  c’è tempo per farle. Io credo che investire su una grande  mostra, faccia bene alla città . Altre province italiane godono di visibilità come è successo a Bologna . Se le amministrazioni locali, insieme agli organizzatori e agli sponsor sono riusciti a portare “La ragazza con l’orecchino di perla” a Bologna, non vedo perché a Mantova non si riesca   a portare un pittore di richiamo. Si potrebbero coinvolgere più persone per questo investimento perché tutti avranno il loro tornaconto, politico, economico, e di visibilità mondiale. A Bologna, c’erano amanti dell’arte venuti dall’ovunque, ossia dal resto del Mondo per guardare dritto negli occhi  “La ragazza con l’orecchino di perla”. ”

 

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