Mantova e le sue bellezze
Lo scrigno si apre e…voilà, gioelli preziosi appaiono ai nostri occhi, vicoli eleganti, portici addolciti dal passaggio del Rio. Non puoi non fermarti e guardare in silenzio. L’acqua scorre e bagna le vesti dei palazzi, ti accompagna verso la serenità.
Torri, torrette invadano l’azzurro, architetti ingegnosi hanno dato il meglio di sé lungo il corso dei secoli
e la ” Bella Addormentata” sfoggia piazze, piazzette, palazzi, giardini con superbia e distacco.
Ti siedi al tiepido sole di primavera e guardi il fiume scorrere di fronte a te ed incroci lo sguardo del cigno
Prendi il battello e segui le sponde del Mincio, il sole caldo dell’estate
fa fiorire rigogliosi i Fior di Loto, eh sì, hanno trovato il clima ideale
L’autunno ti coglie all’improvviso, con tutti i suoi colori vivaci, illumina gli alberi
sapientemente, l’arancione ed il giallo ricordano i quadri di Van Gogh ma, non siamo in Olanda,
siamo in Italia, a Mantova.
C’é pure la nebbia! Non ci manca nulla! Quel velo denso e plumbeo che confonde i contorni, nasconde la realtà, invita alla tranquillità. Mi piace la nebbia nei giardini e nei parchi, nel tardo pomeriggio di Nobembre, giocare con le foglie, immaginarmi dama dell’800 con le vesti lunghe e preziose.
Nei lunghi e sconfinati inverni, arriva pure la neve e allora che fare?
Bé, una visita a Palazzo Ducale e ai suoi giardini interni! Ne vale davvero la pena.
Uno sguardo dal piccolo studio di Isabella D’Este e…voilà…un tuffo nel passato tutto compreso.
E…quando…lo sconforto ti prende, la malinconia vela il sorriso, e hai bsogno di una spinta rigeneratrice
riempiti gli occhi con questa meraviglia
LA SALA DEI GIGANTI BY GIULIO ROMANO
A PALAZZO TE
Quando si varca la soglia di questa sala
bisogna sedersi perché la sensazione di vertigine
é immediata.
Gli affreschi ricoprone ogni millimetro delle pareti
partendo al pavimento fino alla volta
celeste. Eh sì, proprio quella.
Zeus lancia i suoi fulmini, le colonne cedono e crollano sui
giganti. I corpi deformi si contorgono,
gli occhi grandi ed impauriti cercano aiuto e guardano
noi, piccole creature terrene impotenti difronte
a tale evento.
Rimaniamo sbalorditi con il naso all’insù, ammiriamo le
figure nel cielo, perfettamente disegnate da
Giulio Romano.
Un vero peccato perdersi una tale emozione!
Ecco la grotta dei nani,
quasi a contrapporsi alla Sala dei Giganti,
un piccolo e prezioso spazio, adornato
un tempo da madreperla e giochi d’acqua.
Un luogo nascosto, ricavato da roccia calcarea
inserito in un piccolo giardino che lo procede.
Ti invita al raccoglimento e alla dolcezza delle piccole
e fresche fontane.
Si pensa ad una ristrutturazione,
non vedo l’ora di vederlo com’era un tempo.
Intanto immagino e sogno.