Volontà
Eppur si muove l’anima
E ppur si muove il corpo
Eppur si muove il mondo
Eppur si muove la mente
Eppur si muove la roccia
E..la volontà ?
Lei no.
Eppur si muove l’anima
E ppur si muove il corpo
Eppur si muove il mondo
Eppur si muove la mente
Eppur si muove la roccia
E..la volontà ?
Lei no.
La delusione é un velo opaco
che spegne
ogni colore
ogni slanco
ogni emozione.
Chiude la porta in faccia
alla felicità,
tira la tenda sul giorno che nasce
cala il sipario sulle speranze
e rende la neutralità
padrona del cuore.
A volte i sogni si avverano,
appaiono per qualche istante,
ci abbagliano di gioia,
con un lampo di soave
e
fanciullesca frenesia che
solleva il cuore da tutto il suo peso.
Lo lascia fluttuare leggero,
un palloncino rosso
che segue la brezza
e
poi
scompare,
svanisce,
lasciando dietro sé
lacrime di pioggia.
Nella splendida cornice di Palazzo Beccaguti Cavriani,
a Mantova,
Paola Ponti ci accompagna attraverso il giardino notturno:
Ez Helak Bibin?
Suoni, colori, parole sussurrate. ..
altra dimensione…la sofferenza e il dolore…nell’ acqua e nel corpo.
Hai camminato a piedi nudi nell’erba
hai allontanato da te il tuo abito sontuoso,
hai raccolto gli abiti inzuppati d’acqua
li hai indossati uno ad uno
lentamente,
l’acqua colava a terra
pioggia di dolore
pioggia di sofferenza
brividi di freddo hanno percorso il tuo corpo
la stessa sensazione io ho provato guardando te.
Il tuo messaggio é arrivato
forte e chiaro.
Ti sei rannicchiata sul freddo marmo
una pozza umana d’acqua.
Abiti disposti sulla piscina
con ordine perfetto
corpi umani intrappolati
nella rete della non-salvezza.
Grazie Paola per questa opportunità inusuale di esprimere il tuo sentire umano
tramite la tua Arte
E…
le stelle si accendono ad una ad una…
il cielo suona la serenata della notte.
Le note di Chopin mi portano lontano…
un campo di papaveri…
la luna e le acque marine…
bimbi che giocano lungo il fiume…
profondo Oceano
un prato verde smeraldo…
fronde mosse dal vento
piccoli passi nella notte…
salire le scale di corsa…
l’ Oltre
Grazie Gianluca.
Le tue dita, libellule eleganti
a sfiorare il bianco ed il nero,
danzano l’impalpabile.
Touchée