Inerzia
Rovine gelide avanzano
lungo sentieri inascoltati.
Piove.
Piove polvere sul deserto.
Rovine gelide avanzano
lungo sentieri inascoltati.
Piove.
Piove polvere sul deserto.
https://www.youtube.com/watch?v=GKGtiI-aZDU
“….Quando corre Nuvolari, quando passa Nuvolari,
la gente arriva in mucchio e si stende sui prati,
quando corre Nuvolari, quando passa Nuvolari,
la gente aspetta il suo arrivo per ore e ore
e finalmente quando sente il rumore
salta in piedi e lo saluta con la mano,
gli grida parole d’amore,
e lo guarda scomparire
come guarda un soldato a cavallo,
a cavallo nel cielo di Aprile!…”
Piazza Sordello rivive di colori, i cofani lucenti rispecchiano i palazzi,
stupore, ammirazione, devozione.
Grazie alla passione moderna, le antiche epoche continuano a vivere…
I bolidi sfrecciano lungo le città e le campagne…
Goodbye…to the next year!
Grazie per questa perla delicata che
illumina i nostri visi di speranza e di
gioia.
Musica e passione ci accompagneranno sempre…
L’amore vive nonostante tutto e nonostante l’età…
“Non é finita…fino a quando non é finita “
Cara Cecily…io sarò…spero di essere come te…
tra qualche anno…forse lo sono già…avvolta tra le nuvole
della fanciullezza e dell’ingenuità…andersene…così…
senza sentire il peso dell’età…
La diva dell’opera ritrova la forza di cantare ancora,
lascia alle spalle l’atteggiamento dispotico e si lascia andare
alla vita, ancora, di nuovo, in maniera diversa, ma sempre vita.
L’inguaribile rubacuorri, corteggiatore senza limiti e l’insegnante composto e
affiscinante della lirica che insegna l’opera ai ragazzi e li coinvolge pure.
Uomini di altri tempi…introvabili…
https://www.youtube.com/watch?v=guUMTX_BLNM
Non perdetelo…vi mancherà qualcosa…dentro di voi…
Delicatezza, sarcasmo, ironia e bei colori…
Karen Blixen scrisse in
“Racconti d’Inverno”:
IL GIOVANOTTO CON IL GAROFANO
“…..ecco che il mercante le portò un antichissimo vaso blu.
Non appena ella lo vide gettò un grido terribile: ” Eccolo!
L’ho trovato finalmente! Questo é il blu vero. Oh, quanta allegria mette nel cuore! Oh, é frizzante come una brezza, profondo comme un profondo segreto, pieno come non dico che cosa ” Rimase a contemplarlo per sei ore e poi disse al medico e alla sua dama di compagnia: ” Ora posso morire. E, quando sarò morta, dovrete togliermi il cuore dal petto e metterlo nel vaso blu. Perché allora tutto sarò come allora. Intorno a me tutto sarà blu e al centro del mondo blu il mio cuore sarà innocente e libero, e batterà sommesso, come una scia che canta piano, come le gocce che cadono dal ramo”. Poi domandò: ” Non é dolce pensareche se soltanto si ha un pò di pazienza tutto quelo che é stato ci verrà restituito?” E subito dopo la vecchia signora morì. “
IL CAMPO DEL DOLORE
” Il basso e ondulato paesaggio danese era silenzioso e sereno, misteriosamente desto nell’ora che precede il levar del sole. Non c’era una nube nel cielo pallido, non un’ombra nel perlaceo crepuscolo che avvolgeva i prati, le colline e i boschi. La bruma si stava alzando dalle valli e dalle gole, l’aria fresca, l’erba e le foglie stillanti di rugiada. Non guardata dagli occhi dell’uomo, e non disturbata dalla sua attività, la campagna respirava una vita senza tempo, per la quale le parole erano inadeguate.”
“….I tigli erano in fiore. Ma in quel primo accenno di luce soltanto una tenue fragranza fluttuava nel giardino, un aereo messaggio, un’eco profumata dei sogni trascorsi nella breve notte estiva.”
IL BAMBINO CHE SOGNAVA
“…Erano giunti sul limitare del bosco. Dal cancello potevano spaziare con lo sguardo sull’ampia distesa del panorama. Dopo la verde oscurità della foresta, il mondo di fuori appariva incredibilmente scolorito, come se la luce abbaggliante del mezzogiorno lo avesse calcinato. Ma dopo un poco i colori dei campi, dei prati e dei radi boschetti si precisarono all’occhio, uno per uno. C’era un tenue azzurro nel cielo, e tenui cumoli bianchi di nuvole si innalzavano lungo l’orizzonte. La segale ancora verde stava per spigare, dove le dita della brezza la sfioravano, correva in lunghe, lente ondate sul terreno. I casolari dal tetto di paglia emergevano sullal terra fluttuante come isole quadrate, bianche di calce; tutt’intorno le siepi di Lillà protendevano il loro chiaro fogliame e, in cima, grappoli di pallidi fiori. Udirono in lontananza il rumore di una carrozza e sulle loro teste il cinguettio incessante di innumeroveli allodole.”
Clanned & Bono
” In a lifetime”
https://www.youtube.com/watch?v=b_klil_eOEY
Foglie nere
anime senza nome
arbusti ignari
decapitati dall’ottusità umana
dalla falce sudicia del potere.
Lasciate i vostri resti vissuti
ai vostri nipoti, pronipoti,
a noi,
sconosciuti visitatori, inadeguati,
a calpestare quel pavimento,
inopportuni a guardare le vostre
scarpe vuote,
le carte da gioco sbadite,
i taccuini sporchi del vostro
dolore.
Invadenti nell’ascoltare le vostre lettere,
le voci lontane dei cannoni,
le parole delle vostre canzoni.
La memoria ed il ricordo
di voi, testimoniano la vostra
presenza.
Ognuno la onora a modo proprio.
Questo é il mio.
https://www.youtube.com/watch?v=U_nMkudCudM&list=PL1A464610DE57BB4A&index=5