DIPINTI CHE HANNO ATTIRATO LA MIA ATTENZIONE ( E NON E’ FACILE ATTIRARE IL MIO INTERESSE )
I dipinti vivono e non c’é nulla da dire.
Un quadro, per comprenderlo bisogna guardarlo “dal vivo”.
Solo così puoi accorgerti delle pennellate in rilievo, dei particolari, della luce, dei colori e goderti l’impatto visivo immediato:
un tuffo al cuore unico.
Non c’é foto o video, per quanto ben fatti, che possano sostituire l’occhio e l’emozione suscitata in quel momento.
“Chiaro di luna con faro, litorale toscano “
( Joseph Wright of Derby)
immagine fatta in casa…scusate…non riesco a trovare il dipinto su internet…sigh! Il quadro merita davvero!
Ciò che colpisce é l’oscurità dei neri, non si distingue nulla o poco più.
Poi, là nel cielo una piccola luna, bianca e timida a rischiarare la notte . Illumina una parte l’acqua in rigagnoli d’oro liquido. La luce del faro é giallo ocra, quasi a voler sottolineare che quelle notte era particolarmente buia e ci volevano due punti luci, non uno solo. Sono ritornata a riguardare questo quadro, mi sono seduta sul divanetto e ho contemplato. Volevo continuare a rimanere lì, volevo che quell’idillio non finisse, volevo bere tutta l’oscurità di Wright, intrufolarmi sulla piccola barca e guardare da vicino quel faro. Bè l’ho fatto con l’immaginazione. Realtà e sogno a volte s’incontrano.
“Bacino di San Marco”
( Canaletto )
In contrapposizione al chiaro di luna ecco la luce, l’invadenza dell’azzurro é abbagliante, quasi soffocante. Le nuvole sembrano cavalcare sul bacino. E le barche, minute, accurate, con questi bianchi sparsi qua e là, quasi a rimarcare il chiarore, a non farcelo dimenticare. Sono rimasta a distanza nel guardarlo, e avevo la sensazione che se facevo qualche passo in più, il quadro mi avrebbe inghiottito.
“Trittico 1944 “
( Francis Bacon )
Il fiore sembra volerti rassicurare.
Il calice carnoso é un preludio erotico.
Il rosso cattura l’attenzione.
Mi avvicino per osservare i piccoli disegni e, con stupore, rabbrividisco, racchiudono l’orrore della morte. Me ne allontano subito, quasi avessi toccato il sangue con le mie mani. L’effetto sulla tela é Tale e quale, ma devi essere difronte per comprendere e godere dell’immagine. Sono rimasta a lungo a guardare e rabbrividire, ma il rosa mi tranquillizava e mi dava la calma sufficente per comprendere.
Il campo di papaveri
( Claude Monet )
Mi sono commossa, potete anche non crederci. Monet era davvero dentro al campo e pure io mi sono sentita in piedi tra i papaveri e sentivo i petali lievi farmi il solletico sulle caviglie. Un invito a correrci dentro, toccando con le mani i petali. Correre fino a raggiungere il pendio e poi lasciarti rotolare giù fino al tappeto rosso. Arrivare senza fiato, rotolarti, odorare l’erba e rimanere sdraita all’infinito guardando il cielo.
Grazie Claude, un tuffo al cuore, un nodo in gola di piacere visivo ed emozionale reale ” just in front of you really, rather to touch the flowers… “
L’ho visitata anch’io quella mostra e non mi é piaciuta molto. Secondo me hanno esagerato con i periodi artistici. Troppi e pochi quadri per ogni periodo. Non ho respirato bene l’aria di ogni periodo. Comunque il Trittico di Bacon e il Faro di Wright mi hanno colpito. Ciao