PALERMO E LA LUCE
L’azzurro accecante sovrasta le cupole arabe e l’ombra fugge tra le palme.
Le ampie e nette vie nascondono vicoli minuscoli ed inaspettati,
forse anonimi, ma mai banali.
Eh no, perché uno di questi ti introduce timidamente a Piazza Pretoria,
la splendida Regina di Palermo ( per me) che si erige maestosa e piena di se,
mostrando l’ampia fontana, culla di signorile sentire e puro biancore.
Il bianco “contro” l’azzurro,
il marmo “contro” il blu dei mosaici bizantini,
l’oro opulento delle chiese barocche “contro” le spoglie volte gotiche,
le cupole arabe “contro”le torri normanne.
Il “contro” che si unisce,
l’opposto che convive.
Il Volere di Guglielmo ha Unito tre religioni diverse attraverso l’arte.
Era circa l’Anno 1.000…
siamo nel 2019…
Esiste un Guglielmo?
Esiste il vero Volere?
I volti siciliani lo dimostrano.
Il pacifico convivere di svevi ed arabi, chiome bionde ed occhi azzurri abbracciano onde corvine ed occhi neri come la pece.
Passeggiano lungo C.so Vittorio Emanuele varcando Porta Felice mano nella mano ed arrivano a “Ripa di mare” tra il bianco e lo smeraldo.
Si baciano e si raccontano favole di altri tempi
Mentre il sale della sarda di “Boatta” incontra lo zucchero del marzapane di “Costa”,
il mercato di Ballarò vive il suo giorno triste o felice che sia,
vive comunque ai nostri passi, alle nostre idee, ai nostri sorrisi sereni e gioiosi come quelli di Paolo e Giovanni
prima che il Dovere li portasse via da noi.
Ma la Luce di Palermo
resta,
pura,
limpida
eterna.
®FB – 15/16/17 Marzo 2019